9 Luglio 2021: Inaugurazione della Cittadella della Carità S. Teresa di Calcutta.

La Caritas Diocesana di Amalfi – Cava de’ Tirreni, venerdì 9 luglio 2021 giorno del compleanno dell’arcivescovo S.E. mons. Orazio Soricelli, ha inaugurato ufficialmente la “Cittadella della Carità S. Teresa di Calcutta” in via A. Balzico 25/A Cava de’ Tirreni con la presenza di numerose autorità religiose, civili, militari, S.E. mons. Antonio Di Donna, il direttore di Caritas Italiana mons. Francesco Soddu, il delegato regionale per la Carità sig. Carlo Mele e molti rappresentanti delle Caritas parrocchiali, Associazioni e benefattori. L’evento è stato preparato con la conferenza stampa di sabato 3 luglio e due mini convegni online mediante l’ausilio di RSA Station Web TV Diocesana. Lunedì 5 luglio con i biblisti don Antonio Landi e don Gianluca Carrega e mercoledì 7 luglio con don Marco Pagniello di Caritas Italiana, i relatori, mediante tematiche bibliche e sociali, hanno guidato una interessantissima riflessione che ha coinvolto tante persone sia sul territorio diocesano che anche oltre.

 

Ad aprire gli interventi di venerdì 9 luglio i saluti dell’on. Franco Picarore Regione Campania seguiti dall’intervento del nostro Arcivescovo, di S.E. mons. Di Donna, di mons. Soddu, di Carlo Mele, il sindaco di Cava dott. Servalli e le varie istituzioni che hanno sostenuto la Caritas durante l’emergenza Covid e tutta la fase iniziale dei lavori della Cittadella.

“Cedere l’immobile Paolo VI alla Caritas è stata una scelta importante ma allo stesso tempo urgente: “Sentiti i membri collegiali, ha affermato l’Arcivescovo, ho deciso di dare fiducia a questo progetto per creare un’opera segno capace di non nascondere le cose che non vanno ma, bensì, di metterle in luce perché con l’aiuto di tutti si possano risolvere. Dove è la casa del Vescovo lì c’è la casa per ogni fratello e sorella bisognoso”.

La Caritas, grazie al progetto Non di Solo Pane – Cittadella della Carità avviato nel 2017 ha promosso l’evoluzione del territorio diocesano, infatti,  basta pensare ai vari progetti realizzati come: borse lavoro, tirocini di formazione, la realizzazione della Cittadella, del Servizio Docce e Lavanderia, gli interventi economici, le colonie estive per i ragazzi, le iniziative di informazione e ad altre attività che, nel corso di questi ultimi tre anni, hanno portato sul territorio risorse economiche e occasioni concrete di aiuto.  La Caritas vuole offrire luoghi e spazi di relazione non solo servizi per l’indigenza. La Cittadella, infatti, deve essere centro di cultura e di fede concreta, rispecchiando anche quanto afferma Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium. Una “palestra” dove giovani, adulti, anziani, diversamente abili e bambini possano fare esperienza della solidarietà e dell’aggregazione per costruire la rete dei carismi condivisi dando spazio realmente a tutti. Non una semplice struttura rinnovata ma uno spazio dove il tempo è riempito dall’amore ed effettivamente la persona è al centro di tutte le normali attenzioni perché la dignità è la base della civiltà.

Forte l’intervento di mons. Di Donna che, tra le altre cose, ha richiamato l’importanza della collaborazione tra le realtà Civili e Religiose. “L’attività dell’Amministrazione non deve mai confondere la persona come mero utente e l’attività della Caritas non deve mai sfociare in una semplice e scontata richiesta di fondi. Entrambe devono collaborare, ognuna nel proprio ruolo e compito, per garantire una società sempre più giusta e umana. Occasioni di collaborazione per crescere insieme e per dare la giusta direzione a questa società, a volte, un po’ confusa dai frastuoni del quotidiano”.

Molto intenso l’intervento del direttore di Caritas Italiana mons. Francesco Soddu. “Le nuove povertà nascono dalla cultura dello scarto. L’invito innovativo e risolutivo di questo dramma consiste nel cercare il bene comune, azioni che si avviano con la moltiplicazione dei carismi di ognuno. L’attività di svegliare le coscienze, soprattutto con queste opere segno, è molto appropriato nella Caritas di Amali – Cava de’ Tirreni e noi di Caritas Italiana ci rendiamo sempre più disponibili per supportare progetti validi come quello che inauguriamo stasera”.

La Cittadella è frutto del lavoro della nuova direzione ed Equipe diocesana che, grazie a importanti fondi dell’8xmille e al contributo straordinario della CEI per contrastare il Covid-19, è riuscita, nella continuità del lavoro fatto sino al 2016, a irrompere con una novità evangelica consona alla lungimiranza di S. Paolo VI che, cinquant’anni fa, inaugurava il nuovo organismo pastorale.

La carità è parte integrante della Chiesa, una strada per annunciare concretamente il Vangelo da portare nei rapporti quotidiani di ogni singola persona. Dopo tantissime opere significative si è inaugurata l’opera segno che, oltre ad essere segno di contraddizione per gli stolti e i sapienti del mondo, sarà la vera evoluzione nell’agire della solidarietà. Sono certo che il profumo di “Crisma” che sgorgherà ancora con più forza con l’apertura di quest’opera ci farà crescere nella bellezza, nella dignità, nell’accoglienza, nella letizia e ci permetterà di essere quella umanità redenta e rinnovata dal sangue di Cristo.